DIARIO DELL'ORTO E DEL GIARDINO...GIUGNO

• Orto

Giugno è un altro di quei mesi in cui si possono fare un sacco di belle cose nell’orto. Per cominciare, si trapiantano le piantine di pomodoro , vanno disposte in fila, a una distanza non inferiore a 20 cm, e quando saranno più alte dovranno essere sostenute con una canna di bambù oppure l’apposita rete per piante rampicanti, le aiuterà a non cadere durante la fase di crescita. Inoltre bisogna annaffiarle, il consiglio è sempre quello di irrigare l’orto nel pomeriggio inoltrato o il mattino presto. Annaffiature abbondanti rischiano di far crescere il frutto con delle spaccature nella buccia , una forte siccità invece ne comprometterebbe l’intera produzione. Siate costanti dunque nel dare l’acqua e non esagerate mai. Ci sono diverse varietà di pomodoro , per aiutarvi nella scelta ci sono le guide dell’Azienda Orto Mio ed i consigli del nostro esperto. Si coltivano inoltre le melanzane, i peperoni, i fagiolini, le zucchine, e le varietà tardive di carote. Mentre tra la fine del mese e anche le prime settimane di luglio, è possibile seminare il finocchio, le piante aromatiche, come il basilico e il prezzemolo. Il basilico se cimato regolarmente, dura fino a settembre

 

• Giardino e balcone

Durante questo periodo , le nostre piante da appartamento sono già tutte sul terrazzo, comprese le piante grasse ed i bonsai: una maggiore luminosità ed un migliore ricambio d'aria sono spesso un toccasana, anche per le piante sofferenti. In queste condizioni è probabile che le nostre piante abbiano bisogno di più annaffiature, accompagnate periodicamente, ogni 15-20 giorni circa, dal giusto fertilizzante. Per gli esemplari più delicati, come ad esempio le bromeliacee o le orchidee, nel mese di giugno, scegliamo un posto semi- ombreggiato, che non sia mai colpito dai raggi diretti del sole: a tale scopo possiamo eseguire dei lavori per dotare un angolo del terrazzo con delle reti ombreggianti, di facile reperimento nei nostri Punti vendita.

Le reti ombreggianti fungeranno anche da antigrandine durante i pericolosi e violenti temporali estivi. Il geranio, che sia zonale o edera, di colore rosso o rosato, ci regala una fioritura costante e continua, con colori intensi e brillanti; negli ultimi anni si sta anche riscoprendo l'utilizzo dei gerani imperiali, chiamati talvolta leopoldi, e dei gerani odorosi o a foglia variegata . Le orchidee possono essere considerate a tutti gli effetti piante cosmopolite perché, nelle loro diverse specie, si trovano ovunque sul nostro pianeta, con l’unica eccezione dei deserti e delle aree coperte costantemente dai ghiacci. Quelle più decorative e conseguentemente diffuse in coltivazione sono però per lo più originarie delle aree tropicali. Dalle 25000 specie presenti in natura sono state ricavate addirittura decine di migliaia di ibridi. Le loro esigenze specifiche sono determinate dagli ambienti naturali da cui derivano i loro progenitori: in linea generale crescono in maniera vigorosa quando le temperature si attestano tra i 15 e i 25 °C. In commercio, come piante o anche come fiori recisi, si trovano con maggiore facilità 3 specie di orchidea: le phalaenopsis, i dendrobium ed i cymbidium. Le prime due specie sono orchidee che amano il caldo, adatte alla coltivazione in appartamento; i Cymbidium invece sono orchidee che possono tranquillamente essere coltivate in giardino, non temono gelate di lieve entità; nelle regioni settentrionali sarebbe meglio posizionarle in luogo protetto durante i mesi invernali.

 

• Olivo

In questo periodo sta terminando la fase di allegagione, i petali dei fiori sono caduti a terra , si possono effettuare concimazioni fogliari a base di Boro con aggiunta di Fosforo e Potassio e’ sconsigliato l’abbinamento con prodotti rameici

Tagliare l’erba lasciandola alla base delle piante per ottenere l’effetto paciamante, monitorare l’eventuale presenza della Tignola, le larve della generazione carpofaga danneggiano la drupa e ne provocano la cascola quando penetrano all'interno del frutto.

 

• Piante da frutta

Dai primi giorni del mese, a seconda dell’andamento stagionale, sarà necessario praticare i primi interventi di irrigazione. Molte piante sono in fioritura in questo periodo e le varietà più precoci di frutti, come ad esempio il pesco e l’albicocco, iniziano a maturare. Per la raccolta è necessario tenere a mente alcune regole importanti: i frutti al giusto grado di maturazione devono avere una polpa leggermente cedevole, devono aver raggiunto le dimensioni tipiche della loro varietà e avere una colorazione uniforme. Le drupacee come il pesco e l’albicocco sono particolarmente delicati come frutti, vanno maneggiati con attenzione evitando cadute dall’alto ed escoriazione provocate da movimenti maldestri. I piccoli frutti come il lampone sono molto delicati, facilmente attaccabili da muffe e con un tempo di conservazione particolarmente ridotto. È importante quindi fare molta attenzione nel momento della raccolta, scartare i frutti danneggiati e quelli che perdono succo, saranno i primi ad essere consumati. La raccolta del lampone è a scalare ciò significa che si dovranno fare diverse passate per raccogliere i frutti alla giusta maturazione .Nella seconda quindicina del mese si inizia anche la raccolta delle varietà precoci di mirtillo come Duke, Berkley, Spartan , Bluetta . In questo periodo si ha il risveglio di molti parassiti che cominciano la loro attività nutritiva danneggiando le piante che li ospitano , iniziano i primi accoppiamenti. In questa fase è bene agire in fretta per limitare i danni ed evitare una diffusione incontrollata. Le piante principali che vanno trattate sono molte, è bene ricordare che alcuni trattamenti sono iniziati già nei mesi passati e devono essere continuati fino alla fine di questo mese, altri invece inizieranno soltanto ora a seconda della zona. I nostri esperti saranno a Vostra disposizione per consigliarvi su come utilizzare i prodotti fitosanitari in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente circostante.

 

• Cura del tappeto erboso

In questo periodo può capitare che il proprio prato si tinga di piccole macchie gialle, o di intere porzioni rinsecchite, rendendolo così poco gradevole e appagante alla vista .In estate le temperature esterne sono ovviamente molto elevate e il sole, soprattutto per quei giardini orientati a sud, colpisce l’erba anche per otto ore consecutive. Questa condizione atmosferica potrebbe determinare un’evaporazione repentina dell’acqua trattenuta all’interno del terreno, privando quindi il prato di una delle sue principali necessità di nutrimento. La disidratazione, di norma, è la ragione primaria che porta i fili d’erba a ingiallire rapidamente. L’irrigazione del prato dovrà infatti essere frequente, soprattutto se la propria zona non fosse coinvolta da grandi precipitazioni, preferendo le prime ore del mattino o il tramonto per evitare che il calore solare determini una veloce evaporazione dell’acqua. Il terreno dovrà risultare sempre umido, ma non fradicio, per una profondità di circa 10 centimetri. Inoltre, si sconsiglia di calpestare l’erba frequentemente, soprattutto nelle fasi di crescita, poiché questo comportamento incentiva secchezza e ingiallimento. Nei periodi più caldi dell’anno è consigliato evitare tosature eccessivamente corte, poiché potrebbero portare a un sensibile surriscaldamento del terreno. In caso le chiazze gialle dovessero apparire solamente sulle estremità dell’erba, si potrà tentare una blanda tosatura e, contestualmente, incrementare l’apporto d’acqua e di concime. Quando gli interi fili d’erba risultano gialli, invece, potrebbe essere necessaria una semina sostitutiva. Ma quello che non deve assolutamente mancare al nostro prato è il concime a base di Potassio. Il Potassio rende l’erba capace di sopportare il caldo, di dosare l’acqua e di continuare a svilupparsi nonostante l’usura da calpestamento ed evita che si ingiallisca per lo stress. Se non avete un carrello spandiconcime, ricordatevi di distribuire, a prato asciutto, il concime in maniera più uniforme possibile e senza eccedere nei dosaggi. Questo e’ il periodo in cui si trapianta il tappeto erboso in rotoli, che serve anche per sostituire chiazze di erba essiccata. Il procedimento è questo: una volta eliminata la parte malata, si prepara il terreno vangato e concimato, perfezionando la superficie del terreno mediante rastrelli, si esegue una rullatura finale allo scopo di compattare leggermente il terreno prima della stesura delle zolle.