DIARIO DELL'ORTO E DEL GIARDINO...SETTEMBRE
- Orto
Cosa fare nel proprio orto una volta che l’estate sta per finire ? Semplicemente preparare il terreno alle colture invernali e se il clima lo permette continuare a piantare all’aperto: cime di rapa, carote, cipolla, indivie, lattughe, scarola, spinaci. E ricordarsi che, seppure con minore intensità, a settembre ancora fa caldo, quindi mai dimenticarsi di irrigare con una certa frequenza. Continuate a raccogliere i frutti dalle piante e gli ortaggi estivi che ancora continuano a crescere, man mano che le colture termineranno il loro ciclo vitale vanno estirpate dal terreno. Se non avete più nulla da raccogliere, a settembre, l’orto va pulito e preparato alla zappatura. All’aperto e con l’uso di un semenzaio si coltivano cavoli cappuccio e cipolle. Ricordatevi che andranno trapiantati tra novembre e dicembre. Seminare il finocchio in semenzaio invece richiede un’attesa di 30 e anche 40 giorni, dopodiché quando avranno raggiunto i 10-15 cm di altezza si potranno piantare in pieno campo. Le piantine vanno disposte a 20 cm di distanza sulla fila, lasciando uno spazio di 60-70 cm tra le file.
- Giardino e balcone
Settembre è uno dei mesi d'oro per il giardino, impegnandoci durante queste settimane possiamo mettere solide basi per uno sviluppo ottimale delle nostre piante durante la primavera del prossimo anno. Durante queste settimane continuiamo ad annaffiare ed a concimare il nostro giardino, controllando costantemente lo sviluppo delle infestanti, soprattutto ora che stanno producendo i semi. Preoccupiamoci anche di rimuovere le piante che hanno sofferto per il gran caldo, o le annuali che hanno già concluso il loro ciclo vegetativo. Per la gran parte delle piante da giardino possiamo comunque attendere fino a novembre con le potature più drastiche. Ricordiamoci sempre di ricoprire le superfici di taglio molto estese con del mastice fungicida, per evitare che le potature siano fonte di eccessivo stress per le piante. Per chi avesse ancora voglia di dare un po' di colore ci sono delle piante bellissime da mettere in giardino che sono in grado di donare delle splendide fioriture e dei colori speciali dal mese di settembre in poi. I settembrini sono sicuramente i fiori più ricercati in questo periodo e sono un'ottima soluzione per chi vuole rinnovare le fioriere o le aiuole sostituendo i fiori dell'estate che in questo periodo sono quasi sempre secchi o comunque nella fase finale del loro splendore. Oltre ai settembrini anche la Veronica è una pianta che fiorisce in questo periodo e che è ideale per dare un po' di colore al giardino o al balcone. La veronica deve essere messa in un terreno acido e deve avere una esposizione soleggiata ma possibilmente al riparo dal sole diretto nelle ore più calde del giorno.
- Olivo
È ben noto che i batteri rivestono, per le mosche della frutta, un ruolo di fondamentale importanza sia come fonte proteica di nutrimento sia per i rapporti simbiotici che instaurano a livello di strutture specializzate del canale alimentare.
Gli studi condotti dall’università di Firenze hanno permesso di confermare ed evidenziare come Bactrocera oleae abbia due distinti tipi di rapporto con i batteri: una simbiosi stretta con il Candidatus Erwinia dacicola ,e un’associazione temporanea e occasionale con batteri epifiti , di cui gli adulti della specie si nutrono e che trasportano a loro volta sulle piante di olivo. Il rame può svolgere un ruolo di contenimento, in questo periodo, nei confronti della mosca dell’olivo, agendo come inibitore delle simbiosi batteriche. Si tratta comunque di un sistema di lotta non risolutivo, soprattutto in aree dove Bactrocera oleae è maggiormente attiva e presente.
Prosegue il lavoro del tecnico che segue otto aziende agricole monitorando e campionando le olive settimanalmente , lo stesso comunica il “bollettino” con le indicazioni sul grado d’infestazione della mosca e le azioni da adottare per ridurre i danni . Per maggiori dettagli sulle tecniche ed i prodotti da utilizzare per la difesa dalla mosca olearia , rivolgetevi al nostro personale qualificato.
- Piante da frutta
In questo mese non si effettua l’impianto di nuovi fruttiferi è possibile però preparare il terreno per i mesi successivi in modo che le piante possano trovare un terreno più adatto alle loro esigenze. Continua la maturazione di alcune varietà di frutta di cui è già iniziata la raccolta nei mesi precedenti, tra questi ad esempio alcune varietà di melo e di pero. La raccolta scalare di alcune specie come i frutti di bosco terrà impegnati gli appassionati e i produttori anche per questo mese almeno per quanta riguarda il rovo senza spine e il rovo selvatico. Come regola generale soprattutto per quelle piante da frutto che necessitano di più interventi di raccolta avendo una maturazione scalare dei frutti è necessario tenere presente che tra un raccolto e l’altro in caso di pioggia bisogna attendere che le piante siano completamente asciutte, questo permetterà di conservare al meglio i frutti. Nel caso di improvvise grandinate i frutti più resistenti non necessitano di particolari interventi, si dovrà invece prestare attenzione a quei frutti dotati di polpa e buccia morbide che potrebbero venire danneggiati da questi eventi. Per questo è bene effettuare una raccolta di quelli danneggiati, evitando il diffondersi di malattie fungine che potrebbero attaccare anche i frutti sani. Tutte le malattie e i parassiti hanno un ciclo di vita che varia ed è strettamente legato alle condizioni atmosferiche e di temperatura. Solo con l’osservazione è dunque possibile sapere con certezza con quali mezzi e se è realmente necessario intervenire. Per quei frutteti in cui si è avuto la ricrescita dell’erba sarà necessario effettuare lo sfalcio della stessa, oltre ad essere necessario per non ostacolare lo sviluppo delle piante è anche un buon modo per apportare sostanza organica al terreno, dopo il taglio infatti lasciando i residui di sfalcio sulla superficie si avrà una decomposizione lenta che cederà un buon quantitativo di nutrienti alle radici dei fruttiferi.
- Cura del tappeto erboso
Lo sviluppo vegetativo del prato inizia con la primavera, nel mese di marzo. Con l’arrivo di maggio raggiunge il suo culmine, per poi attraversare un periodo di lentezza nei mesi più caldi. Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre il manto erboso ha una ripresa. Questo è il momento ideale per ravvivare il nostro verde e riparare ad eventuali zone diradate o secche, tipici danni del caldo. Condizioni e aspetto estetico del prato dipendono dal tipo di concime scelto. Con le temperature più gradevoli e l’arrivo delle prime piogge autunnali, il nostro prato ha bisogno di nutrimenti per portare avanti la ripresa vegetativa. Classificati sempre sotto la sigla NPK, i concimi di mantenimento contengono azoto al 20%, fosforo al 5%, potassio al 10%. Il restante 65% è composto da microelementi, come ad esempio il magnesio.
La concimazione di mantenimento rinforza, rinfittisce e rinverdisce il prato. Dopo aver tagliato il manto erboso ed essersi assicurati che sia ben asciutto, a questo punto possiamo procedere con lo spargimento del fertilizzante, e, quindi, con una bella innaffiatura. In questo periodo è doveroso togliere lo strato di feltro che si è sicuramente formato sul nostro prato. È un misto di foglie, germogli, parti secche, residui dei tagli ecc e la sua presenza non è salutare per l’erba perché tra le altre cose rende il terreno impermeabile compromettendo la salute del prato. Se qualche area del prato è danneggiata, a settembre si può effettuare la risemina. Nella zona interessata dal danneggiamento, lavorate il terreno sino a una profondità di circa 6-8 cm, interrate torba o terriccio in quantità di 2-3 kg per ogni metro quadrato, sminuzzate finemente le zolle, infine livellate il terreno con un rullo. Solo a questo punto sarà possibile seminare, possibilmente impiegando lo stesso miscuglio usato a suo tempo per la realizzazione del tappeto erboso. I semi dovranno essere coperti con uno spessore di 0,3- 0,6 mm di terriccio soffice. Dopo averli coperti, rastrellate, rullate e irrigate: mantenete il terreno moderatamente umido sino ad avvenuta germinazione, quando inizieranno le prime piogge autunnali. Eseguire il primo taglio dopo circa un mese dalla comparsa del manto erboso, mantenendo un’altezza di 30-40 mm.